Bonus casa 2024: tutto quello che c’è da sapere
10 Aprile 2024 - Insights

Bonus casa 2024: tutto quello che c’è da sapere

Tra conferme e novità, anche nel 2024 i bonus per la casa continuano a rappresentare un importante strumento per incentivare la ristrutturazione e l’acquisto di immobili residenziali.

L’Italia possiede un vasto patrimonio abitativo, ma gran parte di esso è caratterizzato da edifici antiquati che richiedono urgenti interventi di modernizzazione. Secondo i dati di Assoimmobiliare, più della metà delle abitazioni nel nostro Paese è stata costruita prima del 1970, evidenziando la necessità di interventi per migliorarne la sicurezza, l'accessibilità, il comfort e l'efficienza energetica.

Tuttavia, i lavori di ristrutturazione e adeguamento spesso si scontrano con costi elevati, rendendo difficile per molti proprietari affrontare tali lavori senza un adeguato supporto finanziario. È per questo motivo che negli ultimi anni i governi hanno introdotto una serie di bonus fiscali, ognuno mirato a incentivare specifici tipi di intervento. Ad esempio, le detrazioni per il risparmio energetico incoraggiano l'installazione di sistemi più efficienti e sostenibili, contribuendo così alla riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti. Allo stesso modo, gli incentivi per la rimozione delle barriere architettoniche favoriscono la creazione di spazi accessibili, migliorando la qualità della vita per le persone con disabilità.

Per usufruire di questi bonus, è necessario documentare le spese sostenute e effettuare i pagamenti con strumenti tracciabili. Inoltre, da quest’anno si può contare solo sulla detrazione nella dichiarazione dei redditi, non essendo più possibile richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura. Unica eccezione è per coloro che hanno avviato lavori documentati tramite CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) prima del 17 febbraio 2023.

I principali bonus casa nel 2024

Questi bonus sono stati introdotti per promuovere la riqualificazione energetica, l'efficienza e la sicurezza degli edifici. Parallelamente, sono un modo per dare una spinta al settore dell'edilizia in Italia, e a sostenere l'intero indotto che ne deriva.

Superbonus al 70%

Il tanto discusso Superbonus, cioè la maxi-detrazione del 110% sulle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico, viene ridotto al 70% nel 2024 per poi scendere ulteriormente al 65% nel 2025. L’aliquota del 110% resta valida solo per chi ha già avviato i lavori e ottenuto l'asseverazione entro il 31 dicembre 2023. Altra importante novità rispetto al 2023 è che quest’anno il Superbonus sarà valido solo per i condomini, escludendo dunque le case unifamiliari.

Per mitigare gli effetti di questa riduzione di aliquota sulle fasce più vulnerabili della popolazione e agevolare la conclusione dei progetti già avviati, è stato istituito un fondo speciale. Sarà disponibile per le spese sostenute dal 1º gennaio al 31 ottobre 2024 e potranno accedervi i cittadini con ISEE fino a 15.000 euro annui, che abbiano completato almeno il 60% dei lavori entro la fine del 2023.

Va ricordato che coloro che usufruiscono del Superbonus sono tenuti a sottoscrivere un’assicurazione che protegga gli edifici oggetto degli interventi da eventuali danni causati da calamità naturali.

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Sismabonus

Il Sismabonus rappresenta uno strumento fondamentale per promuovere interventi finalizzati alla messa in sicurezza e al miglioramento del profilo sismico degli edifici, sia ad uso abitativo che destinati a attività produttive, situati nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3.

Questo meccanismo consente di recuperare il 50% delle spese sostenute per gli interventi effettuati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2024, in un arco temporale di 5 anni. Se gli interventi producono una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi, la detrazione aumenta fino al 70% - 80%. E se tale riduzione interessa le parti comuni di edifici condominiali, si raggiunge l'80% - 85%. 

Il tetto massimo su cui calcolare la detrazione è fissato a 96.000 euro per unità immobiliare; nel caso dei condomini, la spesa va moltiplicata per il numero di unità esistenti.

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Ecobonus

L'Ecobonus, che promuove il risparmio energetico negli edifici esistenti (inclusi quelli destinati all’attività professionale), rimane in vigore anche quest’anno. Tra i bonus casa 2024, questo è sicuramente il più complesso, in quanto prevede diverse aliquote che variano dal 50% all’85% a seconda del tipo di intervento.

Ad esempio, l'acquisto e l'installazione di infissi e schermature solari godono di una detrazione del 50%, mentre gli interventi sulle parti comuni dei condomini che includono anche il miglioramento della classe di rischio sismico beneficiano di un'agevolazione fiscale fino all’85%.

Le detrazioni fiscali sono distribuite su un arco temporale di 10 anni, con l’obbligo di coinvolgere un termotecnico abilitato per garantire la conformità degli interventi agli standard prestabiliti ed effettuare una comunicazione sul portale dell'ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

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Bonus ristrutturazione

Tra i bonus casa prorogati per il 2024 figura anche quello relativo agli interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, ordinaria (limitatamente alle parti comuni dei condomini), restauro e risanamento conservativo. Questa misura si conferma una risorsa preziosa per chiunque voglia affrontare lavori di miglioramento del proprio immobile, contribuendo di riflesso alla crescita del settore edilizio.

Nello specifico, questa agevolazione permette di recuperare il 50% delle spese sostenute attraverso una detrazione Irpef nella dichiarazione dei redditi, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo. Il massimale delle spese su cui calcolare la detrazione è fissato a 96mila euro per unità immobiliare, mentre per i condomini va moltiplicato per il numero di unità presenti. Anche in questo caso occorre comunicare i lavori effettuati tramite il portale dell'ENEA entro 90 giorni dalla loro conclusione.

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Bonus mobili ed elettrodomestici

Il bonus mobili ed elettrodomestici, collegato al più ampio contesto del bonus ristrutturazioni, offre detrazioni fiscali sull'acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati agli immobili soggetti a ristrutturazione. Non tutti gli acquisti rientrano nell'ambito del bonus: mentre elementi come letti, tavoli e divani possono essere considerati per la detrazione, complementi d’arredo quali porte, pavimentazioni e tendaggi sono esclusi.

La detrazione resta fissa al 50% e ripartita su 10 anni. A cambiare è però il tetto di spesa su cui calcolare l’aliquota, che passa dagli 8.000 euro del 2023 ai 5.000 euro di quest’anno, sempre per singola unità immobiliare. Tra le spese ammissibili per la detrazione figurano anche quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

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Bonus barriere architettoniche

Un altro importante bonus casa 2024 è quello relativo alla riduzione o eliminazione delle barriere architettoniche, fondamentale per garantire l'accessibilità degli edifici esistenti. Questo incentivo si applica agli interventi che riguardano scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici in edifici esistenti, previo rilascio di asseverazioni da parte di tecnici abilitati. A differenza del 2023, non sono più ammessi interventi quali il rifacimento dei bagni, la sostituzione degli infissi e l’automazione degli impianti (ad esempio, porte o tapparelle automatiche).

La detrazione fiscale è pari al 75% delle spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025, suddivisa in 5 quote annuali di pari importo. Il massimale di spesa varia a seconda della tipologia di edificio: 50.000 euro per gli edifici monofamiliari, 40.000 euro per quelli composti da due a otto unità immobiliari (da moltiplicare per il numero di unità presenti), e 30.000 euro per quelli con più di otto unità immobiliari (anch’essi da moltiplicare per il numero di unità presenti).

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Bonus verde

Questo bonus agevola interventi di riqualificazione permanente degli spazi esterni di pertinenza di immobili a uso abitativo, come ad esempio l’installazione di impianti di irrigazione o la creazione di giardini pensili. È possibile detrarre anche le spese di progettazione e manutenzione legate alla realizzazione di tali interventi. Sono invece escluse le spese relative alla manutenzione ordinaria di giardini preesistenti che non comportino innovazioni significative, né l'acquisto di attrezzature specifiche.

Questo incentivo si traduce in una detrazione del 36% distribuita in 10 quote annuali di pari importo, calcolata su una spesa massima di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

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Bonus casa 2024 per acquistare un immobile

Vediamo ora le maggiori novità riguardo i principali bonus a disposizione per comprare casa.

Bonus prima casa over 36

A partire da quest’anno non sarà più disponibile il bonus prima casa per gli under 36. L’agevolazione era stata introdotta in caso di ISEE non superiore ai 40.000 euro annui e prevedeva l’esonero dal versamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali per gli atti di acquisto di prime case.

Fanno eccezione i preliminari di vendita sottoscritti e registrati entro entro il 31 dicembre 2023, che potranno continuare a beneficiare del regime fiscale agevolato anche rogitando nel 2024.

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Bonus prima casa ordinario

Resta invece disponibile il bonus prima casa per tutti, senza limiti di età e reddito. Esso consente una riduzione dell’imposta di registro (2% anziché 9%) e imposte ipotecare e catastali fisse a 50 euro se si acquista da un privato. Se invece il venditore è un’azienda, ci sarà l’IVA al 4% e imposte di registro, ipotecarie e catastali fisse a 200 euro.

Per usufruire di questo bonus, è necessario che l’abitazione che si acquista non rientri nelle categorie catastali A/1 (abitazioni signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici). Essa deve inoltre essere destinata ad abitazione principale e trovarsi nel comune in cui l’acquirente ha la residenza o lavora.

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Bonus casa green

Nel 2024, un importante cambiamento ha interessato i benefici fiscali legati all'acquisto di case ad alta efficienza energetica. Infatti, mentre nel 2023 era possibile godere di una detrazione per l'acquisto di prime e seconde case con classificazione energetica A o B, tale vantaggio non è più disponibile quest’anno.

Questo bonus casa green, introdotto per incentivare la transizione verso abitazioni più sostenibili dal punto di vista energetico, in linea con le direttive dell’Unione Europea, permetteva di ottenere uno sconto del 50% sull'IVA dovuta sul prezzo di acquisto, distribuito su dieci anni.

Sismabonus acquisti

Per coloro che intendono acquistare un immobile all'interno di un edificio ristrutturato secondo gli standard antisismici e situato in zone classificate a rischio sismico di primo livello, questo bonus consente di recuperare parte del costo di acquisto nell'arco di 5 anni.

Le aliquote applicabili sono due: il 75% se la ristrutturazione ha comportato il miglioramento di una sola classe di rischio sismico, e l'85% se si è passati a due classi di rischio sismico inferiori. La detrazione può essere calcolata su una spesa massima di 96.000 euro e l’atto deve essere stipulato entro il 31 dicembre 2024.

Per maggiori informazioni: link I bonus casa offrono interessanti opportunità, ma comprendere appieno le diverse opzioni richiede una conoscenza approfondita delle normative e delle possibilità offerte dal sistema. È dunque essenziale chiedere l'assistenza di professionisti competenti che possano guidare nella scelta delle migliori opzioni e nell'adempimento delle pratiche burocratiche.